"Non si può attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva"
Cristoforo Colombo
Ansia generalizzata
E' caratterizzata da uno stato d’animo ansioso che perdura per diversi mesi, per cui la persona ha difficoltà nel tenere a bada le preoccupazioni che si riferiscono a diversi aspetti della propria vita. A lungo andare ci si può sentire: irrequieti, con i nervi a fiori di pelle, stanchi, tesi a livello muscolare, si può far fatica a concentrarsi, ad addormentarsi e a mantenere un sonno tranquillo.
Questo stato ansioso può portare ad una limitazione o alterazione del proprio stile di vita.
Tra i disagi ansiosi troviamo anche l’ansia da prestazione, l’ansia da separazione, l’ipoconodria, l'agorafobia e le diverse fobie specifiche.
Attacchi di panico
L’attacco di panico è un episodio improvviso e di breve durata (circa 10 minuti) in cui la persona prova un intenso disagio, caratterizzato da almeno 4 elementi: tachicardia, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, fatica a respirare, dolore al petto, nausea, brividi o vampate di calore, sensazione di svenire, di perdere il controllo, di impazzire o morire. Tuttavia un singolo episodio di panico non rappresenta un disturbo di Panico.
La situazione si aggrava quando questi attacchi diventano frequenti, seguiti dalla paura e preoccupazione che se ne verifichino altri. Ciò induce la persona a modificare e limitare il proprio comportamento e le proprie abitudini. E' importante intervenire prima che si inneschi questo circolo vizioso.
Depressione
Chi soffre di depressione solitamente mostra un umore basso per diverse settimane, mesi o persino anni.
La persona non prova più piacere verso attività e interessi che prima apprezzava, fa fatica a concentrarsi e a svolgere le attività di sempre perché gli mancano le energie, si sente lento e affaticato. Può sentirsi in colpa per questo e demoralizzarsi, pensando di non valere più nulla e di non essere più in grado di fare nulla.
Possono verificarsi anche alterazioni significative del sonno e del peso corporeo.
Se questo malessere profondo e costante viene trascurato possono subentrare anche pensieri di morte ricorrenti e idee suicidarie.
Somatizzazioni
Le somatizzazioni possono essere di vario genere, come: mal di testa frequenti, bruxismo, tensione muscolare costante, problemi gastro-intestinali, sessuali, affaticamento generale dovuto ad alterazioni del sonno.
Tuttavia è fondamentale sottolineare che, per parlare di somatizzazioni, è necessario escludere ogni possibile causa organica attraverso gli accertamenti medici.
Se non si riscontra nessun problema somatico significa che il malessere è di origine psicologica.
Possono essere dunque l’ansia, lo stress, un trauma, un conflitto interiore o delle preoccupazioni eccessive a generare questi malesseri.
Dipendenza affettiva
Nella Dipendenza Affettiva, anche detta Love Addiction, la dipendenza si sviluppa nei confronti del partner. Si passa da un sano e reciproco bisogno-scambio d’amore, presente in tutte le relazioni sentimentali, ad una dipendenza patologica. “Senza di te non vivo, non esisto!"
Alcuni aspetti caratteristici di questo malessere psicologico sono:
-
Ebrezza, la persona prova una sensazione di euforia, come se l’altro fosse tutto ciò di cui ha bisogno per stare bene, l’antidoto a tutti i suoi problemi e vuoti interiori.
-
Craving, ossia una sensazione psico-fisica di disagio di fronte alla mancanza dell’altro. Quando il/la partner si allontana e si rimane soli, si sperimenta panico eccessivo e incontrollato. Vi è un’incapacità di tollerare l’assenza dell’altro e la necessità di riaverlo/a. “dosi d’amore”,
-
Paura dell'abbandono, angoscia costante e irrazionale di perdere la persona amata.
-
Ambivalenza tra il non riuscire a reggere questa relazione distruttiva, umiliante, angosciante, ma allo stesso tempo non riuscire a farne a meno, non riuscire a mettere fine alla storia. “Non riesco a stare con te, ma neanche senza di te!”
-
Isolamento dalle relazioni sociali, amicali, parentali. Ripiegamento dell’individuo sull’altro, chiusura della coppia in se stessa. Allontanamento graduale dal mondo circostante, pensando che solo il partner possa soddisfare i propri bisogni più profondi.
-
Soffocamento, la relazione sentimentale diviene così un legame troppo stretto e limitante, una gabbia dorata che imprigiona la vitalità e libertà della persona che si consuma lentamente.
Disturbo post traumatico da stress
Quando la persona sperimenta un evento traumatico, che ha implicato morte, minaccia di morte, lesioni gravi o minaccia all’integrità fisica propria e altrui, paura intensa e senso di impotenza, può sviluppare alcune di queste reazioni:
-
Sensazione di rivivere l’evento, attraverso pensieri, sogni, flashback,
-
Evitamento di luoghi, persone, stimoli o conversazioni associate al trauma,
-
Diminuzione dell’affettività, dell’interesse e delle prospettive future,
-
Sintomi fisici, come insonnia, stato di allarme, irritabilità, scoppi di rabbia.
Ciò compromette il funzionamento della persona, dal punto di vita lavorativo, sociale e affettivo.
Disturbo da alimentazione incontrollata
ll disturbo da alimentazione incontrollata, noto come binge eating disorder (BED), è caratterizzato da frequenti ed eccessive abbuffate.
A differenza della bulimia la persona dopo l’abbuffata non adotta dei comportamenti compensatori, come vomito, esercizio fisico eccessivo o digiuno e diete rigide.
Tali comportamenti hanno gravi conseguenze sul peso corporeo e sulla salute dell'individuo e sono spesso associati a condizioni di sovrappeso o di obesità.
Dopo questi agiti la persona prova imbarazzo, vergogna e disperazione per aver perso il controllo.
Anoressia
L'anoressia, sia femminile che maschile, è caratterizzata da una eccessiva preoccupazione verso il peso e la forma fisica che incide fortemente sulla propria autostima.
L'immagine corporea di sè è alterata, infatti la persona si vede in sovrappeso anche quando non lo è affatto.
La persona diventa quindi molto attenta a ciò che mangia, alle calorie che ingerisce e a mantenere sotto controllo il suo peso attraverso diete rigidissime e restrittive.
Questo calo corporeo porta di conseguenza ad una riduzione o assenza del ciclo mestruale (amenorrea).
Tutto ciò è accompagnato da un profondo senso di inadeguatezza e da un umore altalenante, in cui si alternano tristezza, rabbia e insoddisfazione.
Bulimia
Chi soffre di bulimia è molto attento al proprio peso e forma fisica, ma sente un desiderio incontrollato di abbuffarsi, ingerendo una grande quantità di cibo in un breve lasso di tempo. Questi agiti sono accompagnati dalla sensazione di perdere il controllo, di non riuscire a smettere e sono seguiti da profondi sensi di colpa e vergogna.
Vengono quindi adottati comportamenti per compensare l’accaduto ed evitare l’aumento di peso, come vomito, uso di lassativi, esercizio fisico eccessivo e digiuno.
La bulimia è più difficile da riconoscere da parte dei famigliari perché il peso può mantenersi nella norma, inoltre le abbuffate e condotte eliminatorie vengono agite di nascosto.